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Alimentazione con latte animale. Lupa, Romolo Canottaggio. Giochi olimpici. Francobollo, Moldavia 1992

Loba capitolina amamantando a Romulo y Remo. Tito Livio. Juegos Olímpicos Roma. Michel 21, Scott 38.

Dimensioni: 26 x 19 mm.

SezioneFilatelia
MaterialeCarta
ContinenteEuropa
Anno1992

Lupam sitientem ex montibus, qui circa sunt, ad puerilem vagitum cursum flexisse; eam summissas infantibus adeo mitem praebuisse mammas. (Una lupa assetata dei monti vicini si avvicinò ai bambini che piangevano, si chinò docilmente su di loro e offrì loro il suo seno).

Questa è la meravigliosa (ma incredibile) descrizione di Tito Livio (59 a.C. - 17 d.C.) nella sua Ab Urbe Condita (Storia di Roma dalla sua fondazione, 1:4).
Incredibile, perché la composizione del latte canino è talmente diversa da quella del latte femminile che i bambini sarebbero morti nel giro di pochi giorni.

Lo stesso Tito Livio non ammette la veridicità di quanto appena raccontato, perché poche righe più avanti ritiene che la leggenda possa essere dovuta alla professione della moglie del pastore che ha portato via i bambini (una meretrice, una prostituta in un bordello, una "lupa", come dicevano i pastori).

 

Lupam sitientem ex montibus, qui circa sunt, ad puerilem vagitum cursum flexisse; eam summissas infantibus adeo mitem praebuisse mammas. (Una lupa assetata dei monti vicini si avvicinò ai bambini che piangevano, si chinò docilmente su di loro e offrì loro il suo seno).

Questa è la meravigliosa (ma incredibile) descrizione di Tito Livio (59 a.C. - 17 d.C.) nella sua Ab Urbe Condita (Storia di Roma dalla sua fondazione, 1:4).
Incredibile, perché la composizione del latte canino è talmente diversa da quella del latte femminile che i bambini sarebbero morti nel giro di pochi giorni.

Lo stesso Tito Livio non ammette la veridicità di quanto appena raccontato, perché poche righe più avanti ritiene che la leggenda possa essere dovuta alla professione della moglie del pastore che ha portato via i bambini (una meretrice, una prostituta in un bordello, una "lupa", come dicevano i pastori).